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Biblioteca Centrale di Psicologia "Fabio Metelli"

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Archivio di Fabio Metelli

ultima modifica 05/12/2013 11:39

a cura di Valeria Bosco e Michele Visentin

Produzione: Fabio Metelli
Datazione: 1923-1987
Conservazione: Biblioteca di Psicologia dell'Università di Padova
Consistenza: 298 unità archivistiche
Accesso: l'archivio è accessibile on-line

Spesso accade che negli archivi privati di persona fisica ci troviamo di fronte a un complesso di documentazione che presenta due tipologie archivistiche diverse: l'archivio proprio e l'archivio improprio, cioè scritture produttive di effetti giuridici e scritture e materiali diversi che testimoniano, insieme, la particolare attività del soggetto produttore e rispecchiano la diversa organizzazione che egli dava alle proprie 'carte', le une legate da vincolo naturale (pertanto non volontariamente ordinate) e le altre da vincolo volontario (cioè gestite da egli stesso in funzione del proprio modo di lavorare) [cfr. Navarrini, Gli archivi privati, Lucca: Civita editoriale, 2005, pagg. 28-29, 52-55].
In questo caso invece il fondo è costituito, con qualche piccola eccezione, dalla sola parte dell'archivio 'improprio', l'archivio di lavoro. Al momento di accettare la donazione, infatti, è stata selezionata e trattenuta meramente la parte di documentazione avente carattere di testimonianza della personale attività scientifica, restituendo agli eredi quanto atteneva la vita esclusivamente privata (accademica, familiare, affettiva) di Metelli.

Oltre alla documentazione archivistica il lascito comprendeva inizialmente anche circa 600 monografie, altrettanti estratti da riviste scientifiche, centinaia di fascicoli di riviste, fotocopie, etc. raccolti in scatole dai figli di Metelli (come risulta dall’Atto di donazione conservato presso la Biblioteca di Psicologia Fabio Metelli). Questa biblioteca personale di Metelli è stata subito scorporata: le monografie sono confluite nel catalogo di Ateneo e così pure i report prodotti da Università straniere con cui Metelli era in contatto e gli estratti prodotti in area padovana. Gli altri estratti sono stati archiviati in RefWorks e collocati nella Sezione storica della Biblioteca, in ordine alfabetico per autore.
Una ulteriore partizione comprende alcuni articoli di Fabio Metelli, ordinati ed elencati in ordine cronologico di pubblicazione. Solo quest'ultima parte di materiale bibliografico è stata inserita nel fondo archivistico (serie Attività didattica e di ricerca, fasc. 18) in ragione delle annotazioni autografe che gli conferiscono valore documentale in senso archivistico.
Un secondo scorporo è stato effettuato da uno studente a contratto presso la Biblioteca, che ha smistato e selezionato una certa quantità di materiale per lo scarto. Tuttavia tale materiale è stato completamente riesaminato dai dott.ri Michele Sinico e Giulia Parovel [Sinico, M., Parovel, G. (2003), Introduzione al Fondo Metelli, Giornale Italiano di Psicologia, 3, 623-634], che hanno recuperato numerosi documenti eliminando in fase di riordino solo "minute illeggibili e informi, fogli bianchi e cartelle degradate" che riempivano due scatole di circa cm 40x60.

Nel corso del presente intervento di riordino e inventariazione la fisionomia del fondo è andata gradualmente cambiando, soprattutto per quanto riguarda la serie nella quale è confluita in maggior quantità nuova documentazione, cioè la serie Materiale sperimentale. Il fondo ha assunto  alcuni dei caratteri della raccolta, grazie soprattutto all’interesse del prof. Da Pos per la ricerca di documentazione di Metelli presso i colleghi che hanno lavorato con lui.
Per non intaccare l’integrità di questo come anche degli archivi degli ex collaboratori di Metelli è stata fissata una data limite per le 'nuove acquisizioni'. Si è poi cercato di contestualizzare tutte le nuove acquisizioni, riportando sempre dove erano state conservate sino a quel momento (per es. all’interno di libri appartenuti a Metelli). Si è inoltre deciso di mettere da parte la documentazione conferita successivamente – non molto materiale – per integrarla al Fondo in un secondo tempo.

Rare sono state le nuove acquisizioni di tipo più strettamente documentario – cioè di materiale non sperimentale – anche per la difficoltà di attribuire i documenti proprio alla mano di Metelli. Solo nella serie Materiale sperimentale, e solo per le tavole, le schede descrittive contraddistinte da un asterisco nella denominazione del fascicolo contengono TUTTI materiali conferiti alla biblioteca in momenti diversi da ex colleghi/collaboratori di Metelli dopo l'atto di donazione del fondo archivistico (le specifiche di chi ha portato il materiale e dove l'ha trovato sono conservate in Biblioteca).

Tra i materiali conferiti al di fuori della donazione ed esclusi dall'inventario per ragioni strettamente archivistiche, ma di sicura utilità per la ricostruzione dell'attività scientifica e didattica di Metelli, si segnalano:

  • 3 lastre di vetro per la stampa (conservate a parte in una apposita scatola B) che riproducono i disegni del labirinto speciale per ratti realizzati (su indicazione di Fabio Metelli) e usati dai professori Kardos e Zanforlin (v. fascicolo 30 in serie 'Scritti di psicologia generale'), nonché dai professori Dell'Antonio, Saviolo e Da Pos.
  • 2 dispense dattiloscritte, appartenute al prof. Giovanni Bruno Vicario in cui sono stati trascritti gli appunti dalle lezioni di Psicometria e di Metodo dei test che Metelli ha tenuto presso la Facoltà di lettere di Trieste nell'anno accademico 1961-1962, per il corso di Psicologia dell'età evolutiva (conservate in una apposita scatola C).
  • 12 lucidi provenienti da Elisabetta Gyulai (sempre attraverso il prof. Da Pos - 13 aprile 2011), conservati nel tubo D.

Va segnalato che, per ragioni di salvaguardia del vincolo archivistico, sono confluite nella serie Carteggio anche alcune lettere trovate all'interno di libri pervenuti con la donazione ma gestiti all'interno del catalogo della biblioteca. Anche gli appunti manoscritti trovati all'interno dei libri donati sono confluiti nel fondo archivistico e sono stati inseriti nelle diverse serie, a seconda dell'argomento, curando di conservare l'informazione sulla loro collocazione originale.


Il fondo si suddivide in 7 serie. Quelle che contengono una maggiore quantità di materiale 'amministrativo' (nel senso di testimonianza formalmente più strutturata delle attività istituzionali o extra istituzionali svolte da Metelli nel corso della sua esistenza) precedono quelle in cui si sono accumulati documenti avente carattere più 'tecnico' - nel senso di testimonianza scritta o foto riprodotta, sostanzialmente priva di forma e struttura documentale in senso proprio. Tra queste ultime la serie Materiale sperimentale contiene puro materiale grafico o fotografico e testimonia con grande immediatezza il modo di lavorare dello studioso.

Nel 2000 il prof. Luigi Burigana, allora direttore della Biblioteca di Psicologia ha affidato ai dott.ri Michele Sinico e Giulia Parovel il primo intervento sul fondo archivistico acquisito.
Sebbene tale intervento non sia stato effettuato da archivisti specializzati, ha tuttavia avuto il merito di promuovere la pubblicità del fondo e di assegnare una prima organizzazione alle carte, dandone conto in un indice dettagliato per redigere il quale sono state tenute in considerazione alcune norme internazionali di descrizione archivistica – General international standard archival description / ISAD (G).
Il fondo venne organizzato in una struttura gerarchica distinguendo 5 partizioni: le prime tre raggruppavano il materiale per argomenti (trasparenza, percezione, psicologia generale), una raccoglieva la corrispondenza e l'ultima era una miscellanea. Ogni fascicolo era stato inserito in una busta trasparente non a norma per la conservazione.

Nel 2010 la Biblioteca di Psicologia Fabio Metelli – sotto il coordinamento dei dott.ri Lorisa Andreoli e Michele Visentin del Sistema bibliotecario di Ateneo e in collaborazione con l’Archivio generale di Ateneo – ha intrapreso un progetto di riordinamento, condizionamento con materiali a norma, catalogazione archivistica e digitalizzazione del fondo.

La dott.ssa Valeria Bosco dell'Archivio generale di Ateneo ha riordinato e descritto il fondo archivistico secondo il rigore della disciplina con il supporto dell'applicativo Arianna client server versione 3.2.

Le serie sono state ordinate dando priorità a quelle che avevano carattere più strutturato rispetto alle attività 'istituzionali-amministrative' del soggetto produttore. A seguire, le serie in cui si trovano documenti sempre meno tipologicamente strutturati (appunti) e sempre meno 'testuali' (tavole, ritagli, foto, grafici).

Si è provveduto a specifico riordino dei fascicoli solo per le seguenti serie:
1. Attività didattica e di ricerca - ordine cronologico;
2. Perizie e brevetti - ordine cronologico;
3. Carteggio - ordine alfabetico;
7.  Materiali sperimentali - ordine per materia.
Per le altre 3 serie (4,5,6), composte per lo più da appunti e bozze, la magmatica materialità degli appunti non ha consentito né un vero e proprio ordinamento cronologico né un vero e completo ordinamento per materia; di conseguenza i fascicoli si trovano attualmente in un generale e parziale ordinamento per materia.

Accesso

Il Fondo Metelli e l’hard disk esterno in cui è archiviata la versione digitale sono conservati all’interno di due armadi chiusi, nella Sezione storica della Biblioteca di Psicologia “Fabio Metelli” – situata al V piano del Palazzo detto Psico2, in via Venezia 12/2 - Padova.
Il Fondo sarà liberamente accessibile on-line attraverso Phaidra, la piattaforma di Ateneo per l’archiviazione  a lungo termine e la gestione degli oggetti digitali.  

Responsabili scientifici

  • prof. Sergio Cesare Masin
  • prof. Osvaldo Da Pos


Responsabili tecnici

  • dott.ssa Lorisa Andreoli, SBA (coordinatrice del progetto)
  • dott. Michele Visentin, SBA
  • dott.ssa Valeria Bosco, Archivio di Ateneo


Consulenti

  • dott. Roberto Musiari (per il riordino e la catalogazione del materiale sperimentale)